Ho letto… “I due volti di nuova Delhi” di Annarita Tranfici

Ho letto…”I due volti di nuova Delhi” di Annarita Tranfici, un mio parere…

Una storia che non si vorrebbe mai leggere…

Non perché sia scritta male, anzi è scritta molto bene con la giusta proporzione tra dettagli e trama, non stanca, scorre e il linguaggio è appropriato…

Non perché la trama sia brutta, anzi coinvolge fin da subito…

Non perché i personaggi siano scontati, anzi i due protagonisti entrano subito nel cuore, con la loro semplicità, con la loro ingenuità… cosa che non si può certo dire degli altri… 😦

Non si vorrebbero mai leggere certe storie perché non dovrebbero esistere certe cose, ma purtroppo…

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La storia è da subito molto tenera, ben articolata, ma ho percepito una strana sensazione fin dalle prime righe. Una sorta di distacco dell’autore, come se avesse scritto la storia mantenendosi a due passi da essa. Leggevo e non me lo spiegavo, considerando che la storia era una storia d’amore, ingenua e dolce, ma comunque molto emozionante.

Poi ho capito… la storia poi cambia, prende una piega orribile, che ti lascia con il fiato sospeso… non ho respirato fino alla fine, allucinata da quello che accadeva. Odiando ciò che accadeva. NO, NO, NO… continuavo a pensare mentre il fiato rimaneva fermo dentro me… come se trattenendolo avessi potuto fare qualcosa. Ho sperato fino all’ultimo nell’intervento di un eroe…

Quando ho finito la lettura, ho fatto fatica a riprendere a respirare, perché ogni parte del mio corpo sembrava martoriato e la mia anima era ferita.

Brava Annarita in pochissime pagine hai reso l’idea… purtroppo 😦

Però vorrei sapere, dopo un anno da quel giorno, dopo due o dopo tre anni, che né è stato di Kajal e Kiran?

8 pensieri su “Ho letto… “I due volti di nuova Delhi” di Annarita Tranfici

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  3. Come ho spiegato ad un’altra lettrice che mi chiedeva come mai avessi deciso di non raccontare cosa fosse accaduto dopo il nodo centrale del racconto, ho risposto che questo è stato concepito come episodio a sé, senza troppi riferimenti al prima e al dopo inerenti le vite dei miei protagonisti. Volevo che i lettori si soffermassero sul concetto di imprevedibilità e transitorietà della vita, su quanto troppo spesso le due facce della luna (il Bene e il Male) non riescano a coesistere e gli equilibri si sbilancino, su quanto tutto possa cambiare in un pomeriggio che sembra uguale agli altri ma i cui eventi potrebbero trasformarci. Le reazioni ad un simile avvenimento sarebbero potute essere molteplici. Desideravo lasciare al lettore la possibilità di scegliere e di immaginare il destino che i due ragazzi si sarebbero costruiti dopo quell’episodio in totale autonomia. Che fosse di speranza o di disperazione, sarebbe dipeso dalla personale ed unica sensibilità di ognuno di loro.

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    • Grazie ☺️ partendo dal fatto che io vorrei sempre sapere come prosegue un libro… Personalmente posso solo minimamente immaginare le cicatrici emotive lasciate da quel eventi, ma spero che i protagonisti trovino il modo per superare, magari convivere con quel passato che non si può cambiare nè cancellare, magari insieme… 😅 Insomma, sono una romantica quindi spero che l’amore sia più forte di tutto ❤️ Grazie Annarita ☺️

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    • Io ho lo stesso desiderio, e nel mio cuore i due protagonisti hanno trovato la forza di lasciarsi condurre dalla speranza di ricostruire sulle macerie emotive che si sono lasciati alle spalle, insieme, diventando uno la forza dell’altra.
      Grazie a te per questo spazio e per la disponibilità al dialogo e al confronto. ❤

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  4. L’India é un paese dalle mille contraddizioni:da una parte la ricchezza,da un’altra la spiritualità,da un’altra ancora la povertà assoluta,la morte e il degrado.Un posto dove violentano i bambini e poi li uccidono.Pensi che l’inferno possa essere più brutto?

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