Capitolo ventunesimo – Seconda parte

Nota importante: La storia non è editata da professionisti, nasce con poche pretese. Una piccola fantasia che, se vorrai, ti terrà compagnia per un po’. Buona lettura ^_^

Seconda nota ^_^: Alcuni amici mi hanno convinto che il racconto merita un qualcosa in più. Quindi prima o poi verrà ampliato e arricchito, spero che chi lo avrà letto e trovato “passabile” avrà poi voglia di rileggere la versione, per così dire, integrale… quando ci sarà… e comunque un grande Grazie a tutti comunque 🙂 

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Qualche riga del capitolo precedente…

«Ma… » iniziò a dire Ilda, ma poi Omar le posò una mano sulla spalla e quando lei si voltò a guardarlo lo vide fargli cenno di no, come ad ammonirla dell’insistere. Ilda richiuse la bocca, non potevano ribattere nulla a quella verità.

Ice era a disagio, avrebbe voluto rimanere con Laura, ma vivere a Corte gli era impossibile e sapere che presto avrebbero potuto stare insieme lo rincuorava.

Capitolo ventunesimo – Seconda parte

«Ti aspetterò a casa di Nicolas… non posso rimanere qui. Perfino per me che sono di “ghiaccio” non è sopportabile tanta ostilità, ma con te saranno sempre gentili. »

Guardò Nicolas per avere un riscontro a ciò che aveva detto e lui annuì per conferma. Poi si rivolse a Ilda «Sarà al sicuro vero? Non proverete nuovamente a farle nel male? Non proverete nuovamente a farle il lavaggio del cervello? »

Ilda non ebbe voglia di rispondere, ma il suo viso si colorò di rosso, il rossore della vergogna.

«Nessuno ti tratterebbe male se restassi. » disse improvvisamente Luca «E’ come hai detto tu, non avete colpa se vi siete innamorati. È strano, è insolito ed è raro, ma forse è giusto che le cose cambino, magari potrà essere meglio. Resta con noi, resta a proteggere La Vedente.»

Laura era commossa, ma si rendeva conto che nonostante quella dimostrazione di solidarietà Ice si sarebbe sempre sentito a disagio. «Grazie Luca ma comprendo le ragioni di Ice e saperlo sereno a casa di Nicolas è già molto. E poi… non ci vorrà molto spero. » Disse rivolta a Nicolas stringendo forte la mano di Ice per paura che scomparisse. Nicolas in tutta risposta sorrise. Come poteva saperlo, non era mai accaduto prima, non si era mai tentato nulla di tutto ciò prima.

«Ti chiediamo di rimanere » quelle parole dovevano costarle molta fatica, ma Ilda sapeva che dovevano essere proferite « Tu sei il suo Custode, colui che “garantirà la sua incolumità”, noi non ti daremo nessun fastidio, ti giuro che non ci saranno altre rivalse su di voi. » I suoi occhi erano fissi in un punto davanti a sé, guardava ma non vedeva, come se guardare i ragazzi direttamente le risultasse impossibile.

«Mi unisco anch’io alla sua richiesta. Devi proteggere la Vedente e in quanto suo Custode d’ora in poi ti porteremo il rispetto che meriti. » Aggiunse Omar cingendo la moglie con un braccio per confortarla. In tanti anni di convivenza aveva imparato ad amare e comprendere il carattere a volte un po’ troppo duro e autoritario della consorte.

– Non ci vorrà molto e lei sarebbe decisamente più al sicuro con te accanto. – Aggiunse gentile Nicolas, come a incoraggiare il ragazzo, che pensieroso rimaneva in silenzio.

-Noi allora che faremo d’ora in poi? – Chiese con un tono spaesato Elena. Tutte le altre Vedenti e gli Studiosi si erano avvicinati a Ilda e Omar in attesa di indicazioni.

– Non so nemmeno come sarà la mia vita d’ora in poi, come faccio a sapere come sarà la vostra. – Rispose Ilda frastornata.

-Siete semplicemente Liberi, tutti quanti. Siete liberi. – Proferì Laura staccandosi da Ice per avvicinarsi a quella che forse ora poteva avere qualche speranza di essere veramente la sua famiglia. « Potrete fare ciò che veramente desiderate, conoscere e frequentare chi veramente vorrete. »

I ragazzi si guardarono gli uni con gli altri, insicuri e titubanti.

-Comprendo che ci vorrà un po’ per capire cosa veramente desiderate, perché dovete dividerlo da ciò che vi hanno insegnato “di desiderare”. Anch’io all’inizio ero confusa, ho compreso solo ora. Ma sono sicura che anche voi saprete scegliere la vostra strada che magari potrebbe anche essere qui, a Corte, non è detto che voi desideriate andarvene. –

-Io sì, io desidero viaggiare, vedere luoghi nuovi e diversi. Ho trascorso la mia vita qui e da quando sei arrivata tu continuo a pensare di essere inutile. Ogni mia visione era anticipata da te e ti posso confessare che non ho mai provato invidia nei tuoi confronti, ma solo un gran senso di frustrazione perché non sapevo più quale scopo avessi – disse Elena e subito le sue sorelle le si avvicinarono dandole ragione.

Laura era basita da quanto dolore aveva procurato inconsapevolmente e le venne quasi da piangere – Scusate – farfuglio. Fu Celeste questo volta a parlare: – Non devi scusarti minimamente, anzi, siamo noi che ti dovremmo ringraziare per la libertà che ci doni. –

Le ragazze si abbracciarono in un confuso groviglio.

Forse era veramente questo il momento in cui il cuore libero da ogni catena poteva aprirsi ed essere realmente se stesso, riempirsi di amore fraterno e di amicizia. Forse un cuore libero sa amare più profondamente e sinceramente.

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Il racconto è finito, ma presto pubblicherò un Epilogo… mi piacciono molto gli epiloghi ^_^ e poi… come anticipato prima, appena posso rimetterò mano a questa storia ampliandola e arricchendola di quei particolari trascurati, rispondendo agli interrogativi lasciati senza una risposta… proprio per l’esigenza di essere breve, considerando il fatto che il racconto è nato per uno scopo particolare, è nato come favola del Natale ❤

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Come promesso ecco l’ Epilogo

15 pensieri su “Capitolo ventunesimo – Seconda parte

  1. Pingback: Capitolo ventunesimo – Ottusità (prima parte) | LeggimiScrivimi il Blog di Tricoli Sara

  2. L’ho letto tutto, diverse volte: bello, bello per storia e personaggi. Bello lo sviluppo, bello per il tema che tratta.
    Eppoi, ha quel tocco fantasy che mi piace tanto-tanto 🙂
    Le uniche note negative sono: errori di battitura e punteggiatura, piccole imprecisioni grammaticali e sintattiche, alcune ridondanze stilistiche. Ossia, sciocchezzuole 😀
    Una revisione, con l’aggiunta di altri punti salienti? Sììììììì 😛
    Bacio
    Sid

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    • Ti ringrazio, sapere che la storia ti sia piaciuta è davvero molto per me 😍 io che sono un’inventrice di storie, tutto quello che voglio e amo fare e inventare storie e l’unico modo che ho per condividerle è scriverle 😅
      Gli errori grammaticali sono veramente un grande ostacolo per me … Ho delle grosse lacune che difficilmente riesco a colmare, ecco perché dico che il testo non è editato, come a scusarmi in anticipo… Questo mio “problema” mi ha reso molto insicura e il fatto che ora io pubblichi senza aver fatto correggere gli errori da un professionista, è solo perché ho deciso di essere coraggiosa 😁 e buttarmi, condividere, nonostante tutto ☺️
      Amo scrivere storie, mi rende felice, ho cercato chi mi potesse correggere gli errori, ma tra i conoscenti nessuno 😳 e a pagamento… un po’ troppo per una passione e quindi ho chiuso gli occhi e via ☺️
      Grazie per le tue parole e per il tuo incoraggiamento 😌 se non ti fosse piaciuta la storia ma fosse stata scritta egregiamente, sarei molto triste 🙃 quindi vedo il bicchiere mezzo pieno e vado avanti.
      Intanto ti abbraccio e ti mando tanti baci 😘😘😘😘💕💕💕💕💕😘😘😘😘

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    • Ma il tuo bradipo aspetta la prossima puntata 😛
      Editare il testo: gli errori si fanno, e si correggono, sono minima cosa rispetto al resto: la bradi-recensione, come anticipato, è stata a tutto campo 😉
      Coltivare una passione che rende felici è il segreto della vita ❤
      Bacio
      Sid

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  3. L’ho seguito tutto. Credo di non aver perso alcun capitolo ma, per sicurezza, darò un’occhiata a ritroso.
    Complimenti vivissimi Sara. Mi ha preso e avvinto. E mi è piaciuto molto il finale. Concordo che meriti di essere eventualmente arricchito e ampliato. Aspetto curioso l’epilogo.
    Un abbraccio, Piero 🙂

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